La spugna konjac è la novità del momento per una routine di bellezza tutta naturale. Questa spugnetta ha infatti ormai conquistato anche i più scettici e da “prodotto di nicchia” ha iniziato a diffondersi nelle profumerie e non solo!
Ma cos’è esattamente? Che vantaggi ci può regalare e come usarla al meglio? Scopriamolo assieme!
Konjac cos’è?
La konjak (Amorphophallus konjac) è una radice piuttosto diffusa nelle aree subtropicali dell’Asia, dove è sfruttata anche a fini alimentari.
Nota anche col nome di lingua del diavolo, in Oriente è sfruttata da oltre 2000 anni anche come addensante sotto forma di farina. Con la farina ricavata da questa radice si producono inoltre gli shirataki di konjac, piatto della tradizione culinaria orientale.
Questa radice, estremamente ipocalorica, è però ricca di fibre e apporta anche buona quantità di fosforo, ferro, calcio e rame.
Dalla radice di konjac si estrae infine anche il glucomannano, sfruttato nella formula di alcuni integratori dimagranti, in quanto utile per favorire la sazietà e limitare gli attacchi di fame.

A cosa serve la spugna konjac?
Proprio per le virtù salutari della pianta, la spugna konjac è stata realizzata inizialmente In Oriente per pulire la pelle delicata dei bambini. Ecco perché può essere usata tranquillamente ogni giorno per la pulizia del viso. La pelle perfettamente pulita sarà così pronta per assorbire meglio creme e trattamenti di bellezza.
La sua consistenza è dura e porosa, ma non appena viene bagnata assorbe l’acqua si ammorbidisce diventando ideale per rimuovere trucco e impurità.
Oltre a quella “al naturale”, bianca, in commercio se ne possono trovare di vari colori, con caratteristiche specifiche.
Le differenti colorazioni sono conferite alle spugne da diverse argille presenti al loro interno, o da estratti naturali che vengono aggiunti. Le più diffuse sono le seguenti.
- Rosa, indicata per le pelli secche o sensibili
- Rossa, contenente un tipo di argilla ricca di ferro. Accelera il rinnovamento dell’epidermide ed è ideale per le pelli mature.
- Verde, dolcemente esfoliante e purificante. La scelta perfetta per le pelli miste, con tendenza a diventare lucide nella zona T.
- Nera, arricchita con carbone di bambù. Ideale per le pelli grasse e acneiche, in particolare degli adolescenti. Rimuove il sebo e combatte i batteri.

Spugna konjac: 5 vantaggi che ti può regalare
Perché scegliere la spugna konjac per la pulizia del il viso? Che benefici può apportare un suo utilizzo costante? Scopriamolo assieme!
1) Aiuta il rinnovamento cellulare
Oltre a detergere a fondo i pori e la pelle, la spugna konjac esercita un delicato effetto esfoliante. Favorisce quindi il ricambio cellulare e rende l’epidermide più luminosa e liscia. Quindi è ideale per preparare la pelle a ricevere successivi trattamenti cosmetici.
2) Ha un effetto riequilibrante
Questa spugna ha un pH leggermente alcalino, utile per riequilibrare eventuali eccessi di acidità della pelle.
3) Stimola il microcircolo
La consistenza porosa della spugna è utile inoltre per stimolare in modo meccanico il microcircolo. In questo modo favorisce l’ossigenazione della pelle e la sua vitalità.
4) È ecologica
Diversamente dai dischetti di cotone, spesso usati per struccarsi, è biodegradabile. È quindi “amica” della nostra pelle e dell’ambiente.
5) Si può usare senza detergente
Questa spugna può detergere il viso alla perfezione anche senza utilizzare un detergente. Se però si preferisce avere ugualmente la sensazione di un detergente sulla pelle, grazie alla konjac se ne può usare meno. La pelle sarà perfettamente detersa, con un piccolo vantaggio anche dal punto di vista economico.

Spugna konjac: uso e manutenzione
Al primo impatto, da asciutta, la spugna konjac può sembrare troppo ruvida e dura. Basta però metterla qualche istante sotto acqua corrente tiepida e strizzarla un paio di volte, per farla ammorbidire.
La spugna va poi passata sul viso con movimenti circolari, evitando la zona sensibile degli occhi.
Ultimata la detersione, va poi sciacquata sotto acqua tiepida e messa ad asciugare, appendendola con il pratico laccetto di cui è dotata. Mai riporre la spugna konjac ancora bagnata nell’armadietto, per evitare accumuli di umidità e batteri.
Dal momento che la spugna è al 100% naturale e priva di conservanti, si consiglia di sostituirla dopo 2 o al massimo 3 mesi di utilizzo.
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Laureata in Lettere moderne all’Università degli Studi di Bologna (2000), con successiva specializzazione in Relazione e comunicazione coi media (2001).
Ha maturato una decennale esperienza nel settore editoriale, occupandosi di correzione bozze, editing, revisione e gestione di progetti di scolastica tecnica scientifica.
Si è occupata della stesura di articoli divulgativi sulle tematiche del benessere e della prevenzione per la rivista “Professione salute” dell’editore Blumill srl.
Ha collaborato come consulente esterno con Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), occupandosi dello sviluppo contenuti per le tematiche di rendicontazione per la versione online del bilancio sociale dell’Associazione (2014).
Attualmente si occupa della gestione dei profili social per l’azienda Giorgini Dr. Martino, della scrittura di articoli Seo oriented e della produzione dei contenuti per altri materiali di comunicazione online e offline (newsletter, landing page, bugiardini ecc.).