Un disturbo che può pregiudicare le vacanze
La diarrea del viaggiatore, come viene generalmente definita, è forse il disturbo più comune che può colpire chi si trova in viaggio per lavoro o piacere.
Essa è associata a contaminazioni di bevande e alimenti e colpisce ogni anno tra il 20 e il 30% dei viaggiatori internazionali.
Del resto, quando si è in viaggio il corpo è soggetto a frequenti sbalzi di temperatura, deve costantemente abituarsi ad alimenti nuovi e, talvolta, non sempre genuini che possono alterare la flora batterica intestinale.
Inoltre spossatezza e riduzione delle difese immunitarie possono innescare un circolo vizioso che rende più facile la diffusione di determinati batteri.
Come si manifesta e chi colpisce la diarrea del viaggiatore?
La diarrea del viaggiatore si manifesta durante o immediatamente dopo il rientro da un viaggio protraendosi per circa quattro giorni ed è caratterizzata da almeno tre scariche giornaliere, accompagnate generalmente da:
- brividi;
- crampi addominali;
- nausea;
- vomito.
In generale, i soggetti più “a rischio” sono:
- le persone più giovani (solitamente sotto i 30 anni);
- chi fa viaggi in paesi con condizioni igieniche precarie;
- chi assume farmaci antiacidi, poiché limitano l’azione sterilizzante che l’acido cloridrico svolge nello stomaco.
Le 7 regole per evitare la diarrea del viaggiatore
Dal momento che la diarrea del viaggiatore è la problematica più nota e diffusa tra quelle che possono colpire le persone in vacanza, il Ministero della Salute Italiano ha messo a disposizione una pagina specifica per descriverne le cause e le regole igieniche da adottare per tentare di evitarla.
Per scongiurare questa problematica e per preservare il buon esito della vacanza, è sempre bene rispettare alcune norme di igiene personale, prestando attenzione ai cibi e alle bevande che si vanno a consumare.
1) Acqua potabile sempre!
2) Acqua solo da bottiglie chiuse
Usate acqua in bottiglia non solo per bere ma anche per lavare gli alimenti e i denti.
3) No al ghiaccio
4) Lavarsi le mani
5) Massima attenzione a pesce e carne crudi
Evitate dunque frutti di mare, pesce e carni crude e, se possibile, anche latticini non pastorizzati.
6) Frutta da sbucciare
Evitate le macedonie e la frutta già sbucciata presenti nei buffet turistici degli alberghi, poiché la buccia protegge la polpa dai batteri e quando viene tolta il frutto può essere esposto ai loro “attacchi”.
7) Usare i fermenti
Se la prevenzione non è bastata… Come contrastare la diarrea del viaggiatore
Nonostante le mille precauzioni, può comunque capitare di essere colpiti dalla dissenteria in vacanza. Il problema di solito si risolve in pochi giorni senza alcun trattamento particolare.
Tuttavia per velocizzare il ritorno alla normalità è bene adottare alcuni accorgimenti:
- reintegrare i sali minerali e i liquidi persi, bevendo almeno 1,5 o 2 litri di acqua al giorno; un aiuto ulteriore in questi casi può arrivare anche da integratori specifici a base di glucosio e sali minerali e arricchiti con fermenti lattici vivi, molto utili per ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale;
- curare l’alimentazione scegliendo cibi semplici e leggeri; è dunque consigliabile evitare il consumo di insaccati, latte e formaggi freschi, grassi saturi e preferire metodi di cottura come il vapore, la pentola a pressione, la griglia o la piastra. Sono invece consigliati alimenti come riso, pane tostato, fette biscottate, patate e carni e pesci magri e cucinati al vapore, ai ferri e senza aggiunta di grassi.
Per favorire il “ritorno alla normalità” è possibile fare ricorso a integratori naturali a base di catecù di Bombay, il cui estratto può avere un effetto astringente sul transito intestinale e svolgere contemporaneamente un’azione emolliente e lenitiva; nella formulazione di alcuni prodotti naturali l’azione di questa pianta può essere ulteriormente “rafforzata” dalla presenza di fermenti lattici e altre piante come noce galla e quercia che favoriscono il benessere delle mucose, e tormentilla, agrimonia e mirra che sostengono il buon funzionamento del sistema digerente.
Ovviamente se i sintomi persistono o non accennano a diminuire dopo qualche giorno, è sempre bene rivolgersi a un medico.
Dall’Acacia al Catecù
L’Acacia Catechu Willd. è una pianta appartenente alla famiglia delle Mimosaceae la cui area di distribuzione si estende dal sud dell’Himalaya (Pakistan, India) alla Birmania e alla Tailandia. La varietà più pregiata della pianta è, appunto, il Catecù di Bombay.
La parte usata in fitoterapia è l’estratto acquoso della corteccia o del legno che viene disseccato ed è detto, appunto, Catecù: questo «è considerato un astringente ed antisettico ad azione alquanto energica. Trova indicazione tutte le volte che stomaco o intestino hanno bisogno di essere stimolati o tonificati. Viene pertanto prescritto nel trattamento delle dispepsie accompagnate da diarrea […]». (E. Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Milano 2006).
E se in viaggio ci sono bambini?
Diarrea del viaggiatore: rischi e consigli per i più piccoli
In vacanza anche i più piccoli possono essere colpiti da diarrea del viaggiatore: il rischio maggiore in questi casi, specie per i bambini di età inferiore ai 2 anni, è quello di un’eccessiva disidratazione, fenomeno abbastanza pericoloso negli infanti specie se trascurato.
È dunque bene intervenire immediatamente reintegrando le perdite di liquidi e sali minerali somministrando con costanza acqua, bevande sicure e integratori specifici.
Le regole da seguire per prevenire o far fronte alla diarrea del viaggiatore nei bambini sono simili a quelle valide per gli adulti.
I neonati al di sotto dei 6 mesi affetti da diarrea devono essere comunque allattati al seno, eventualmente con aggiunta di una piccola quantità d’acqua di provenienza sicura (bottigliette sigillate).
Se la diarrea è accompagnata da vomito e non accenna a diminuire dopo un paio di giorni è bene contattare un medico.

Laureata in Lettere moderne all’Università degli Studi di Bologna (2000), con successiva specializzazione in Relazione e comunicazione coi media (2001).
Ha maturato una decennale esperienza nel settore editoriale, occupandosi di correzione bozze, editing, revisione e gestione di progetti di scolastica tecnica scientifica.
Si è occupata della stesura di articoli divulgativi sulle tematiche del benessere e della prevenzione per la rivista “Professione salute” dell’editore Blumill srl.
Ha collaborato come consulente esterno con Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), occupandosi dello sviluppo contenuti per le tematiche di rendicontazione per la versione online del bilancio sociale dell’Associazione (2014).
Attualmente si occupa della gestione dei profili social per l’azienda Giorgini Dr. Martino, della scrittura di articoli Seo oriented e della produzione dei contenuti per altri materiali di comunicazione online e offline (newsletter, landing page, bugiardini ecc.).